Il mondo del ciclismo, da alcune decadi, ha visto un incremento significativo degli appassionati e dei praticanti, a tutti i livelli. Contemporaneamente si è evoluta e specializzata la tecnologia riguardante ogni aspetto di questo mezzo di trasporto. Quindi tutti gli ambiti di ciascuna disciplina si sono sviluppati in modo estremo per andare incontro alle esigenze sempre più specifiche di utenza professionista e non.
Di pari passo con lo sviluppo della tecnologia dedicata alle biciclette si è vista crescere anche l’industria specializzata nella produzione di accessori di ogni genere per supportare e coadiuvare l’attività del ciclista. Dagli accessori che rendono l’uso più confortevole ad accessori che aumentano la sicurezza dell’utente per ogni ambito tematico non c’è che da scegliere. Così anche per gli accessori bicicletta mtb vi sono una galassia di possibilità per tutti i livelli e per tutte le tasche.
Di seguito verrà fatta una rapida carrellata sui principali accessori che per un mountainbiker non dovrebbero mai mancare tra:
- Luci per la mtb;
- Attrezzi per montaggio/smontaggio e riparazione;
- Protezioni per mtb;
- Borse portaoggetti;
- Borracce e portaborracce;
- Ciclocomputer.
Luci per mtb.
Obbligatorie secondo il codice della strada in caso di spostamenti effettuati su strada, con scarsa luminosità e dopo il tramonto, le luci non sono solo alcuni tra gli accessori biciclette mtb ma un vero e proprio must have del ciclista. Rappresentano un accessorio fondamentale per la sicurezza propria e di chi si incrocia rendendo visibile sia la bicicletta che il ciclista il quale è obbligato ad indossare il giubbotto catarifrangente. Sulla mountainbike il discorso è sicuramente differente perché non vi è obbligo di installare luci per l’offroad, ma non per questo i gruppi illuminanti non sono indispensabili. Tra i boschi, in montagna e in campagna affidabilità e visibilità sono tutto per il mountainbiker al fine di individuare ostacoli a distanza, con il dovuto anticipo, oltre che per essere individuati. All’uopo sono state realizzate luci con caratteristiche specifiche:
- Maggiore resistenza agli urti e alle vibrazioni: l’uso fuoristrada della mtb la predispone a sollecitazioni di ogni genere e la caratteristica di resistenza agli urti e alle vibrazioni diventa fondamentale per l’affidabilità a lungo termine;
- Intensità della luce maggiore: tra alberi, fitta vegetazione ed eventuali foschia e pioggia il percorso del ciclista è impervio e mutevole per questo motivo i corpi illuminanti progettati per le mountainbike sono in grado di emanare una luce regolabile di gran lunga più intensa delle rispettive per le biciclette da strada. Inoltre per supportare tale luce alcune sono fornite di batterie al litio più capienti che a causa del loro peso, anche se lievemente maggiore rispetto alla media, vengono trasportate nello zainetto del ciclista per evitare sbilanciamenti della bicicletta;
- Resistenza all’acqua: la resistenza all’acqua è sicuramente una feature molto interessante e quasi indispensabile in un contesto nel quale acqua e fango sono, praticamente, una costante.
Attrezzi per montaggio/smontaggio e riparazione.
Come scritto in precedenza il contesto d’uso espone la mountainbike a sollecitazioni estreme che a lungo andare possono portare a problemi come rumori e giochi dei componenti dovuti a vibrazioni continuate che allentano viti e bulloni. Se non serrati nel modo opportuno i componenti potrebbero danneggiarsi e danneggiare, di conseguenza, in modo irreversibile, la bicicletta. Altre volte, la costante manutenzione del mezzo non è sufficiente e sessioni d’uso intense causano danni accidentali che rendono necessarie sostituzioni, anche sostanziali, di intere porzioni della mountainbike.
Per affrontare tutto ciò sono indispensabili determinati accessori bicicletta mtb che permettano di effettuare manutenzione, montaggio, smontaggio e riparazioni nel modo più agevole possibile. Indiscutibile deve essere l’alta qualità della strumentazione realizzata con materiali ottimi come la lega di acciaio al cromo vanadio che garantisce resistenza agli sforzi e all’ossidazione. Sono necessarie manualità e una certa competenza per occuparsi di certi aspetti della manutenzione e della riparazione quindi vi sono attrezzi più o meno complessi in ogni categoria:
- Valigette e cofanetti: con chiavi a tubo, brugola ed esagonali, cacciaviti, pinze, ecc da utilizzare in ambienti predisposti, non sono trasportabili su mtb;
- Multiutensili: strumento fornito di alcuni degli utensili comunemente più utilizzati su una bicicletta. Portatili, adoperati, generalmente, in situazioni di emergenza;
- Treppiedi o bipedi: veri e propri cavalletti sui quali viene posta la bicicletta per rendere più agevoli le operazioni di manutenzione, montaggio, smontaggio e riparazione. Solitamente utilizzati in officina;
- Kit riparazione camera d’aria: capita di forare una gomma se non si usano pneumatici tubeless e quindi per una riparazione di emergenza un kit per riparare le bucature può essere l’unica soluzione per continuare il proprio viaggio o sessione;
Protezioni per mtb.
Salti, urti, acqua, fango e detriti sono gli acerrimi nemici del telaio di una mountainbike. Per contrastarne gli effetti negativi come graffi, ossidazione e lesioni il ciclista può ricorrere a diverse soluzioni. Ogni alternativa ha pregi e difetti che vanno valutati all’occorrenza relativamente al budget ma soprattutto all’adattabilità alla propria mountainbike:
- Coperture: realizzate in diversi materiali, morbidi e meno morbidi vengono installati attorno a tutte le parti più soggette a sfregamenti ed impatti come forcelle, copricatena, canotti. Molto pratici da montare, spesso, purtroppo, ci si trova a dover scendere a compromessi perché difficilmente si adattano a tutte le due ruote ma sono comunque una valida soluzione come accessorio bicicletta mtb per la protezione del telaio;
- Pellicole: le pellicole costituiscono un’ottima soluzione per proteggere il telaio perché alcune tipologie possono avere anche un ruolo di rinforzo:
* Pellicole normali: dallo spessore nell’ordine di alcuni decimi di millimetro e dalle
livree più fantasiose questo tipo di pellicole sono dotate di adesivi che hanno lo scopo
di ancorarle al tubo al quale vengono applicate. Si adattano facilmente a tutte le
biciclette, anche nei punti più difficili del telaio nei quali piega in modo estremo. Per
quanto proteggano il telaio non hanno una resistenza elevata quindi si scalfiscono
facilmente a seguito di impatti mediamente intensi;
* Pellicole spesse: le pellicole più spesse hanno una elevata resistenza agli impatti ma,
per essere installate, hanno bisogno di essere termoformate con l’ausilio di una
pistola sverniciatrice, operazione non sempre semplice. Oltre alla resistenza agli
impatti queste pellicole sono in grado di aiutare il telaio ad assorbire e smorzare le
torsioni e le flessioni dovute a salti ed evoluzioni. D’altro canto lo spessore eccessivo
potrebbe portare all’accumulo di sporco e impurità proprio nelle zone del bordo
della pellicola costringendo il ciclista ad una più attenta pulizia. Inoltre alcune
pellicole di questa tipologia tendono ad ingiallirsi sotto l’effetto delle intemperie;
- Fogli di guaina: con caratteristiche del tutto assimilabili alle pellicole ma commercializzati sottoforma di fogli le guaine hanno il pregio di essere ritagliate ed adattate a proprio piacimento su ogni superficie della mountainbike;
- Nastri: i nastri sono venduti in rotoli e, come le guaine, vengono tagliate a misura occorrente.
Borse portaoggetti.
Quando si esce in bici avere a portata di mano smartphone, piccoli utensili, documenti, ecc è molto utile come accessorio bicicletta mtb. Esistono, principalmente due categorie di borse portaoggetti:
- Borse da bicicletta: hanno una capacità relativamente limitata per non essere troppo d’ingombro e non costituire un fattore di sbilanciamento. A seconda del modello, escludendo le sacche da viaggio, le borse possono essere montate:
* Al di sopra del canotto centrale: a ridosso del manubrio. Hanno una capacità
leggermente maggiore delle altre ma non sono adatte per praticare tutte le
discipline offroad;
* Al di sotto del canotto centrale: a ridosso del manubrio e nella maggior parte dei
casi di forma triangolare. Ha una capacità molto limitata agli oggetti essenziali;
* Al di sotto del sellino: forse il borsello tra i più piccoli e solitamente dedicato ai
piccoli utensili da adoperare in caso di emergenza.
- Borse da schiena: queste borse sono adoperate dai ciclisti che hanno bisogno di più spazio e che non vogliono elementi di disturbo sulla bicicletta. Sono delle più svariate forme e non sono sempre comode quando piene.
Borracce e portaborracce.
L’idratazione è uno dei fattori che maggiormente influenza la prestazione del ciclista. A tale scopo l’uso di borracce è la soluzione ideale per avere a portata di mano una riserva di acqua. Nella maggior parte dei casi le borracce, di capacità massima 0,75 l, vengono commercializzate con il relativo supporto portaborracce fornito di predisposizione per i tubi del telaio standard. I portaborracce possono essere in plastica, acciaio o carbonio.
Ciclocomputer.
Vero e proprio compagno di viaggio per i ciclisti il ciclocomputer è uno degli accessori bicicletta mtb che negli anni ha subito più evoluzioni tecnologiche. Vi sono numerose tipologie di dispositivi ma le caratteristiche principali di cui vengono sempre dotati sono:
- Rilevamento indiretto della velocità e della distanza: questi strumenti sono forniti di accessori da installare in corrispondenza delle ruote e una volta impostata la circonferenza sono in grado di calcolare indirettamente la velocità e la distanza percorsa;
- Rilevamento della velocità media;
Caratteristiche più interessanti sono disponibili su dispositivi dal costo maggiore:
- Rilevamento diretto della distanza percorsa e della velocità: attraverso l’utilizzo di moduli GPS e GLONASS viene tracciato il percorso effettuato dal dispositivo in tempo reale ricavando i dati di cui sopra in modo diretto e affidabile;
- Rilevamento della potenza in pedalata: vi sono accessori, acquistabili come optional, che, connessi al ciclocomputer, rilevano la potenza della pedalata del ciclista così da poter programmare allenamenti più efficaci;
- Rilevamento di qualità dell’andatura e difficoltà del percorso: incrociando numerosi dati derivanti dai suoi diversi sensori (accelerometro, sensore di gravità, altimetro, …) il ciclocomputer è capace di calcolare, attraverso un algoritmo, quale sia la qualità della pedalata e dell’andatura del ciclista relativamente alla difficoltà del percorso. Il risultato sono due valori che danno il polso della prestazione;
- Idratazione e alimentazione: impostando un fabbisogno idrico, in termini di litri, e alimentare, in termini di calorie, il ciclocomputer stima il presunto consumo in tempo reale segnalando quando sarà il momento di idratarsi o nutrirsi per non vedere calare la performance;
- Acclimatamento: funzionalità forse più adatta a coloro i quali viaggiano su strada ma molto interessante per la sua capacità di restituire il fattore di acclimatamento del ciclista mentre sta salendo verso un pendio.